Percorso Running en Barcellona
Sapevate che Barcellona conservò la cinta muraria medievale fino al 1854? E che il quartiere dell'Eixample, dove ha sede l'Hotel U232, è una delle vedute più caratteristiche della città, con i suoi isolati squadrati e ben organizzati?
Dall'ordine dell'Eixample, frutto dell'accurata progettazione dell'architetto Ildefons Cerdà, ci sposteremo dapprima verso il quartiere del Raval, nel quale ci addentreremo fino a raggiungere il cuore pulsante dell'arte contemporanea della città: il MACBA, ossia il museo di arte contemporanea di Barcellona, emblema della profonda trasformazione attraversata dall'intero quartiere.
Facendo un passo indietro nel tempo, andremo in cerca del profilo architettonico tipicamente medievale della Biblioteca de Catalunya e dell'Hospital de la Santa Creu. Nel tranquillo cortile che separa i due edifici prenderemo fiato e recupereremo le energie prima di attraversare il famoso viale della Rambla e addentrarci nel quartiere gotico per la Plaça del Pi.
Serpeggiando per i vicoli del quartiere ebraico, raggiungeremo la Plaça Sant Jaume, centro politico della città: sulla sinistra troveremo il palazzo della Generalitat, la sede della giunta regionale; mentre sulla destra vedremo la sede dell'Ajuntament, il comune della città.
Da qui, proseguiremo verso la cattedrale di Barcellona, attraverseremo l'incantevole Plaça del Rei, un'oasi di pace al riparo dal trambusto dell'affollato quartiere, e continueremo fino al Mercat de Santa Caterina, un mercato pubblico ristrutturato di recente, universalmente noto per lo spettacolare tetto che corona la struttura con un susseguirsi di onde variopinte. Con tutta probabilità, cederemo alla tentazione e ci fermeremo a mangiare un boccone o a comprare una sporta di frutta fresca.
A questo punto, i nostri passi ci porteranno di fronte ad un vero e proprio gioiello dell'arte modernista: allo sbocco di una stradina, ci troveremo quasi per caso a tu per tu con il meraviglioso Palau de la Música Catalana, opera di Lluís Domènech i Montaner. Se l'esterno è indubbiamente spettacolare, l'interno tende a lasciare chiunque a bocca aperta.
Costeggiata la famosa Plaça de Catalunya, imboccheremo allora il Passeig de Gràcia, vero centro nevralgico della città, noto per le tante boutique di lusso, ma soprattutto per i palazzi dichiarati patrimonio dell'umanità. Entro gli stretti confini di un solo isolato, potremo ammirare tre degli edifici più emblematici del Modernismo catalano: la Casa Lleó i Morera, dell'architetto Domènech i Montaner; la Casa Amatller, opera di Josep Puig i Cadafalch; e la Casa Batlló, probabilmente la più celebre delle tre, concepita dal genio di Antoni Gaudí. Questo angolo della città è noto come "Manzana de la discordia", sulla base di un ingegnoso gioco di parole che sfrutta la polisemia del termine spagnolo "manzana", traducibile sia come "isolato" che come "mela". Secondo il mito, il pomo della discordia era destinato alla più bella tra le donne... A voi l'arduo compito di stabilire quale tra le tre costruzioni sia la più bella dell'isolato.
Dulcis in fundo, prima di rientrare all'hotel passeremo di fronte alla magnifica Casa Milà, conosciuta anche come la Pedrera, con la sua inconfondibile facciata dalle linee sinuose, e percorreremo un breve tratto dell'Avinguda Diagonal, il cui tracciato è immediatamente individuabile su qualunque mappa della città.
Giunti infine all'albergo, non ci resterà che volgere lo sguardo verso la facciata della Escola Industrial, un tempo sede della fabbrica tessile Can Batlló e oggi sede della Scuola di ingegneria tecnica industriale dell'università UPC, un complesso architettonico modernista che si eleva a simbolo dello sviluppo tecnico e industriale della Barcellona del XIX secolo.